Isola di San Giorgio Maggiore

Isola di San Giorgio Maggiore - 2024.

Restauro e ripristino degli intonaci dei Chiostri monumentali.
Venezia –

Dettagli

Ruolo: Collaboratore al progetto
Committenza: Ministero della Cultura - Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per il Comune di Venezia e Laguna.
Con il Segretariato Regionale per il Veneto; il Soprintendente Dott. Fabrizio MAGANI; Arch.Ilaria CAVAGGIONI.
Il complesso dell’ex monastero benedettino nell’Isola di San Giorgio Maggiore a Venezia di proprietà demaniale e in concessione alla Fondazione Giorgio Cini, si articola attorno ai due chiostri rinascimentali, quello ad est detto “degli Allori”, realizzato dai Buora tra la fine del ‘400 e la prima metà del ‘500, e il chiostro palladiano detto “Chiostro dei Cipressi” costruito nella seconda metà del XVI secolo.

Dopo la caduta della Repubblica di Venezia, l’Isola divenne caserma e mantenne l’uso militare per quasi 150 anni anche con il governo austriaco e durante l’occupazione napoleonica. Durante questo periodo, numerose ed estese modifiche e manomissioni alterarono profondamente il volto del monastero.
Solo a partire dagli anni ‘50, con l’arrivo della Fondazione Giorgio Cini, nell’isola prese avvio un programma di recupero e valorizzazione dell’intero complesso monumentale.
Gli interventi di restauro del 1950 diretti da Ferdinando Forlati, testimoniano che l’umidità di risalita e la presenza di sali nelle murature rappresentavano già allora un problema di rilievo.
A seguito del primo evento mareale eccezionale, l’Acqua Granda del 1966, gli intonaci dei chiostri risultavano in gran parte danneggiati dalla salsedine richiedendo un intervento di rinnovamento delle superfici. Sono seguiti ulteriori lavori nel 1979 e nel 2000 con un progetto proposto dallo studio Gregotti. Ancora nel 2008 e nel 2012, con analisi che avevano individuato una serie di concause responsabili.